Ciao Jessica, sei una delle pochissime “elette” che ha avuto modo di allenare sia nel maschile che nel femminile (non solo come divertibasket ma in tutta Bergamo), come ti sei trovata con i vari gruppi ?
Ciao a tutti! Sì mi reputo fortunata ad avere avuto la possibilità di allenare sia nel maschile che nel femminile, cosa che continuerò a fare. Con i vari gruppi si è sempre instaurato un ottimo rapporto, lavorato bene e creato in palestra un bel clima. Mi hanno riempita di orgoglio tutti, indistintamente, rendendo ogni stagione piena di soddisfazioni.
Non nascondo che con le ragazze c’è un rapporto diverso, quello che inizia sarà il quinto anno che passeremo insieme. Le sto vedendo crescere non solo come giocatrici ma anche come persone…delle piccole donne con una passione enorme per il nostro bellissimo sport. Sono un Squadra con la S maiuscola, sempre pronte ad accogliere a braccia aperte le ragazze nuove che negli anni si sono unite a noi facendole sentire subito parte del gruppo.
Inoltre tante di loro sono le mie fans n.1! (per la felicità dei genitori che devono accompagnarle alle mie partite che, diciamo, non sono proprio dietro l’angolo)
Sei in una famiglia di cestisti e cestiste: è vero che a tavola passi il pane dietro schiena a papà, e la bottiglia d’acqua sotto la sedia a tua sorella?
Tutto vero! Per non parlare dei “MAMMA BUTTA LA PASTA” con accento americano e del nostro cane che quando si tratta di cibo fa acrobazie che nemmeno Air Buddy può minimamente immaginare.
Il mondo del basket femminile, è in continua e positiva crescita, senz’altro nella nostra realtà, ma anche in provincia e nel territorio: tu come allenatrice porti qualche esempio importante per le tue ragazze?
Il mondo del basket femminile in Italia, come hai detto tu, è in costante crescita. Basti vedere gli ottimi risultati che le nostre nazionali hanno ottenuto quest’estate: partendo dal bel quarto posto delle U20, al quinto posto ai mondiali delle U17 (con 5 vittorie e 2 sole sconfitte contro USA e Australia). Per passare poi alle super U16, CAMPIONESSE D’EUROPA!!! E infine le più piccole U14 che hanno vinto il loro primo torneo internazionale BAM. Non si può non parlare infine dell’oro mondiale vinto dalla nostra nazionale italiana nel 3×3 (capitanata dalla bergamasca Marcella Filippi)!
Anche in provincia il basket femminile sta crescendo, ma si può fare sicuramente di più, cercando di pubblicizzare e far avvicinare le ragazze al mondo cestistico e cancellare quell’idea di “è uno sport per maschi”.
Sono contenta di quello che si sta creando nella nostra società. Dalla piccola squadretta di poche bimbe che giocavano nei nostri vari gruppi maschili, riunite una volta a settimana, siamo arrivati ad avere ben due squadre femminili quest’anno (U13 e U14).
Io come allenatrice cerco di trasmettere tutta la passione e tutto ciò che so di pallacanestro alle mie ragazze. Per me è importante che coltivino questa loro passione e cerco di far vivere a loro tante esperienze che possano migliorarle, singolarmente e di squadra. Come per esempio far conoscere Elisa (Penna), che oltre ad essere una giocatrice della nazionale italiana e di un college americano è loro compaesana; portarle a vedere la partita della nazionale italiana; organizzare il NO LIMITS DAY (il clinic con le giocatrici e lo staff di Wake Forest); farle partecipare ad un torneo fuori regione , fare un ritiro/camp pre stagione e tanto altro ancora.
Sono tutte esperienze utili per farle vivere la pallacanestro a 360° grazie alle quali possono imparare cose nuove in modi diversi!
Quest’anno sarai una delle colonne portanti del mini e delle categorie più “giovanili”: nella tua futura carriera avrai intenzione di confrontarti con le categorie dei più grandi?
Sicuramente allenare i più piccoli è un qualcosa che mi stimola e che mi aggrada molto in quanto hanno un margine di miglioramento molto ampio. Tanti pensano che allenare i più giovani sia più facile, ma in realtà non è così. Devi insegnare loro le basi e i primi fondamentali della pallacanestro e in contemporanea devi lavorare sulla capacità motoria e cognitiva. Una bella responsabilità insomma!
Non vi nascondo che in futuro mi piacerebbe allenare anche categorie dei più grandi se non addirittura senior.
Oltre ad una famiglia di cestiste, hai anche un ragazzo che gioca a basket , per altro nella nostra società: è vero che sei talmente competitiva che quando vinci contro Dario , dici al suo allenatore di non convocarlo con la prima squadra?
Sì è vero, ma non sempre se no si ritroverebbe ad assistere ogni partita in tribuna e mi dispiacerebbe… Tra l’altro quest’anno ha rischiato il posto perché il coach aveva contattato prima me per ricoprire il suo ruolo, ma per correttezza ho rinunciato. (Va be dai, dirò la verità…ogni tanto vince anche lui!)
Un saluto finale!
Un saluto a tutti i ragazzi e ragazze dell’Azzanese Basket Stezzano e di USADivertibasket. Carichi che si ricominciaaaaa!!!