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Non è mai facile raccontare tutte le storie che si vengono a creare in quattro giorni di torneo e farlo dopo quello di Cesenatico lo è ancora di più. Sin dai primi momenti in terra romagnola si inizia a respirare un aria diversa, di pallacanestro e nei nostri ragazzi si inizia anche a vedere una luce diversa negli occhi, di chi vuole giocare immediatamente perché l’energia è molta e la voglia di mettersi in gioco pure, uno sguardo di chi non vede l’ora di prendere in mano quella palla e far vedere di che pasta siamo fatti. Così pronti via le prime squadre iniziano a scendere in campo mentre altre cercano di trovare la concentrazione giusta nella splendida cornice degli alloggi dell’Eurocamp

Piano piano i primi verdetti iniziano ad arrivare, c’è chi con qualche rammarico lascia il campo con la faccia triste dopo una partita combattuta e finita male, c’è chi è pieno di felicità per una vittoria attesa da anni ma, c’è anche chi esce con la faccia determinata perchè sa che il torneo è ancora lungo e ci sono subito altre gare da disputare. A fine giornata ci si trova tutti in mensa e nella hall del centro, tirando le prime somme di una giornata stancante ma già piena di storie che preannuncia una serie di fatiche pari solo a quelle dell’eroe della mitologia greca Eracle. 
Il secondo giorno di gare prevede molte squadre impegnate due volte nell’arco della giornata, chiedendo uno sforzo mentale e fisico non indifferente a ragazzi e staff delle squadre. La mattina non è delle più rosee con qualche scivolone di troppo, il pomeriggio però riserva delle vere e proprie sorprese in vero stile StezzAzzanese con partite al cardiopalma ma soprattutto una quantità di sorrisi e felicità che fa capire come il semplice stare insieme e condividere queste esperienze siano la cosa più importante. Dopo una giornata lunghissima le squadre si mettono ‘quasi’ a letto da sole, pronte a replicare tutto ciò che di buono è stato fatto precedentemente. 
Terza giornata ancora ricca di appuntamenti, con alcune squadre impegnate in doppie partite e pronte a giocarsi anche qualche risultato di prestigio in un torneo dal livello tecnico e tattico molto interessante.
 
Tra le urla degli allenatori, dei giocatori, quelle del PalaCesenatico gremito per più occasioni dalla marea NeroBlu con un tifo caldissimo, si rischia facilmente di perdere la voce ed a più d’uno capita di finire la giornata per l’ennesima volta senza forza fisica ma con un grossissimo sorriso in volto. 
 
Si arriva così all’ultimo atto del torneo, dopo partite infinite, viaggi in pullman, a piedi, per strada ed in spiaggia, dopo aver passato le serate in discoteca, creato nuove amicizie e cementato quelle vecchie, dopo aver segnato e dopo aver sbagliato, dopo aver gioito e aver pianto c’è anche del tempo per alzare qualche coppa per riempire la bacheca, anche se il vero successo è avere la sensazione di aver riempito il cuore di ogni ragazzo e ragazza con pallacanestro ed emozioni che si porteranno per sempre con loro.
 
Non importa quello che SAI, ma quello che FAI con quello che sai’ ed in questi quattro giorni noi abbiamo dimostrato di essere #wearefamily.
 

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By / on Gen 02, 2020

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